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sabato 22 marzo 2014

Non c'è peggior sordo di chi non vuol vedere

L'annessione con la forza da parte di Israele di Cisgiordania e Gaza è la dimostrazione pratica dei due pesi e due misure utilizzati dalla comunità internazionale occidentale le cui azioni ci vengono raccontate dai media servili come al di sopra delle parti. Questi territori non erano e non sono mai stati aggiudicati a Israele, neanche nel famoso piano di spartizione presentato all’Assemblea generale dell’ONU nel lontano 1947. Israele quindi non aveva e non ha non alcun diritto, né naturale e nè giuridico, riguardo Cisgiordania e Gaza. Nella guerra nel 1967, attraverso la quale sono stati annessi i suddetti territori, è Israele che ha sparato il primo colpo quindi va considerato l’aggressore. Inoltre, visto che i difensori di Israele citano sempre come esempio quello del Sahara occidentale, va ricordato intanto che la monarchia del Marocco non solo aveva già governato quel territorio molto prima che il colonialismo europeo lo avesse separato dal paese ma, a differenza di quanto (non) ha fatto e (non) faccia Israele nei territori annessi di cui sopra, il Marocco ha offerto la cittadinanza marocchina agli abitanti di questi territori.
Vogliamo poi parlare dell'annessione formale sempre da parte di Israele delle Alture del Golan e delle Fattorie di Sheb’a ai danni della Siria o della colonizzazione della Cisgiordania, con il chiaro obiettivo di incorporarla tutta ad Israele, tanto che ad oggi un pezzo di essa è formalmente parte del distretto di Gerusalemme. Gli israeliani affermano spesso che i territori palestinesi sono (o erano) terra di nessuno Stato ma sanno benissimo, come sappiamo noi che la Carta Bianca Britannica del 1939 afferma la piena indipendenza dello Stato Palestinese, fissandone (all'epoca) la nascita entro il 1949. La Carta dell’ONU non permette acquisizioni di territorio con la forza a nessuno Stato, questo è il punto. E che oggi si dica che l'annessione della Crimea da parte della Russia sia illegale sarebbe ridicolo se non fosse seriamente preoccupante. Sappiamo che i palestinesi continuano a essere tenuti dagli israeliani, privi di Stato, di cittadinanza e diritti e ovviamente nessuna delle popolazioni locali, in una qualsiasi delle aree occupate suddette ed in qualsiasi momento, avrebbe votato o voterebbe oggi in un referendum, per unirsi a Israele, non con i soldati in strada ma nemmeno se si votasse dentro gli autoblindo israeliani. Al contrario di quanto hanno fatto in Crimea dove, a fronte del rovesciamento di piazza di un governo eletto regolarmente in Ucraina, ordito dagli U.S.A. dall'esterno, pagando (5mld di euro) e appoggiando para-militarmente dei nazisti, l'85% dei cittadini ha scelto, con il 95% delle preferenze, di essere annesso alla Russia. A chi (s)parla di occupazione militare russa in Crimea, vorrei ricordare che il referendum è avvenuto alla presenza di osservatori internazionali che ne hanno certificato la regolarità giuridica ma a Putin si contesta la presenza dei soldati. Dico, ma voi cosa avreste fatto, avreste aspettato l'occupazione di qualcun'altro? E mi chiedo infine, come mai gli Stati Uniti non hanno imposto sanzioni a Israele per il suo accrescimento territoriale ma di fatto lo hanno sostenuto e continuano a sostenerlo fino in fondo, mentre oggi, costringono tutta l'Europa attraverso la premiata ditta Merkel & Schultz ad inasprire le relazioni con la Russia attraverso l'imposizione a partecipare alle sanzioni? Forse l'obiettivo, oltre la “riconversione” geopolitica ed economica dell'Ucraina, è indebolire entrambi i potenziali competitors, Russia ed Europa.

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