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martedì 11 marzo 2014

COS'E'?

Non ho molta voglia di dibattere e commentare a proposito di una lista che fa acqua da tutte le parti ma almeno mi chiedo - per curiosità - di chi sarà stata la risolutiva intuizione, chi avrà avallato l'idea - che in nome dell'unità della sinistra, sia atto dovuto cancellare dal simbolo la parola "sinistra"? Io sono un po' stufo. Molto stanco, oneastamente. Buonanotte, lascio la parola a Pablo. Pablo Neruda: "Sono passati diversi anni da quando sono entrato nel partito. Sono contento. I comunisti formano una buona famiglia…Hanno la pelle dura e il cuore temprato. Dappertutto prendono bastonate. Bastonate esclusive per loro. Viva gli spiritisti, i monarchici, gli aberranti, i criminali di vario grado. Viva la filosofia con fumo ma senza scheletro. Viva il cane che abbaia e morde, viva gli astrologi libidinosi, viva la pornografia, viva il cinismo, viva il gambero, viva tutti, meno i comunisti. Viva le cinture di castità, viva i conservatori che non si lavano i piedi ideologici da cinquecento anni a questa parte. Viva i pidocchi delle “poblaciones” miserabili, viva la fossa comune gratuita, viva l’anarco-capitalismo, viva Rilke, viva André Gide con il suo Corydon, viva qualsiasi misticismo. Va tutto bene, tutti sono eroici. Tutti i giornali devono uscire. Tutti possono essere pubblicati, meno quelli comunisti. Tutti i politici devono entrare a Santo Domingo senza catene. Tutti devono celebrare la morte del sanguinario Trujillo, meno quelli che più duramente lo hanno combattuto. Viva il carnevale e gli ultimi giorni di carnevale. Ci sono maschere per tutti. Maschere di idealista cristiano, maschere di estremista di sinistra, maschere di dame benefiche e di matrone caritative. Però, attenzione, non fate entrare i comunisti. Chiudete bene la porta. Non vi sbagliate, non hanno diritto a nulla. Preoccupiamoci del soggettivo, dell’essenza dell’uomo, dell’essenza dell’essenza. Così saremo tutti contenti. Abbiamo la libertà. Com’è grande la libertà! Loro non la rispettano, non la conoscono La libertà di preoccuparsi dell’essenza…dell’essenziale dell’essenza." 

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