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sabato 25 gennaio 2014

TSIPRAS E IL FUNESTO TIRO ALLA FUNE

Nel rispondere alla lettera di Fausto Sorini PdCI, il SUICIDIO ANNUNCIATO PER TUTTI come egli lo chiama lo si fa invece con questo che io chiamo il FUNESTO TIRO ALLA FUNE, nel quale la fune siamo noi. Lo si fa appunto, (ri)mettendo tra parentesi, relegando a sottotitoli e appendici idee e prospettive radicalmente alternative, per non irritare e scomporre la BCE, (ri)stemperando la radicalità necessaria invece a rappresentare e dare coraggio alle classi soggiogate, (ri)facendo in sostanza lo stesso errore commesso anche ultimamente con rivoluzione civile per esempio, facendo piovere dall'alto "last minute", una lista fatta di accordi tutt'altro che basati sui contenuti di base, ancorché programmatici nello specifico. Tornando alle europee certo, Tsipras è vero che apre alle liste civiche ma precisa anche le modalità della loro creazione però, ovvero DAL BASSO. E non sono certo precisazioni casuali quelle fatte da Tsipras ma che hanno invece come obiettivo proprio la Spinelli, d'Arcais & Co. che quanto a candidati, proporranno tutt'altro che dei compagni ma più probabilmente, avanzi di divani e cagnetti da salotto ancora puzzolenti di euronaftalina e muffa maggioritaria. E' proprio a mio avviso l'inerzia politica e la mancanza di coraggio sono i problemi e non è certo con le addizioni che si risolvono (lo abbiamo già visto ripeto, anche ultimamente). Molti continuano - più o (molto)meno in buona fede - a parlare di unità delle sinistre a sinistra del PD, come se non esistesse altro. Mi viene in mente una frase di Cremaschi quando dice: "se per spiegare Sinistra" alla gente devo impiegare un quarto d'ora c'è qualcosa che non va". Infatti, i fautori delle grandi addizioni che si considerano invece che minoritari, grandi strateghi ottengono solo qualche poltroncina, a scapito di coloro che invece cercano di dare concretezza politica ad istanze che vengono dai reali bisogni dei lavoratori e dei precari ma vengono etichettati di tendenze cosiddette "settariste" e minoritarie in quanto troppo radicali. Il problema invece sono proprio i programmi e i temi trattati che devono unire LE PERSONE e non le sigle e per fare ciò bisogna recuperare il coraggio di riportare la radicalità delle posizioni nel dibattito politico odierno, fatto soltanto di relative subalternità sempre alla propria destra. Infatti, leggendo prima (tra l'altro sullo stesso MicroMega) il famoso appello/manifesto per la nascita della lista civica per Tsipras presidente e poi leggendo il pensiero di Tsipras sull’Europa dei massacri, solo un cieco, per giunta in malafede, potrebbe non notare la radicale differenza che esiste tra i due testi. 
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"Tsipras e Syriza fanno parte del GUE, ma nella lettera al Manifesto di oggi Tsipras non pone come pregiudiziale il riferimento esclusivo al GUE come condizione per sostenere un lista unitaria e inclusiva della sinistra in Italia.
Penso che, su questo punto e considerando la complessità del contesto italiano a sinistra, abbia ragione.
Se si mettono troppi paletti di schieramento, e non ci si concentra sulle questioni politiche e programmatiche fondamentali e unificanti, si rischia di impedire una convergenza unitaria e inclusiva e di arrivare alle elezioni europee con due o tre liste a sinistra del PD. Ovvero: UN SUICIDIO ANNUNCIATO PER TUTTI." 
L'APPELLO: 
TSIPRAS: 

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