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martedì 14 gennaio 2014

L'ordine regna ancora a Berlino ma il futuro è Rosa

Rosa Luxemburg - considerava la rivoluzione non soltanto come una concezione meramente programmatica nell’interesse dell’emancipazione di una singola classe, ma come necessità esistenziale per l’autoconservazione dell’umanità. Il termine Menschheit (Umanità) sempre ricorrente nei suoi discorsi, non rappresentava una pura metafora ma l’essenza di ciò che le appariva storicamente inalienabile e cercò di dimostrarlo anche nel testo del discorso pronunciato al congresso di fondazione del KPD nel dicembre del 1918.Il 14 gennaio 1919, usciva sulla “Rote Fahne” un articolo di Rosa Luxemburg, dal titolo “L’ordine regna a Berlino”, di sconvolgente attualità e che così si concludeva: 

“La direzione è mancata. Ma essa può e deve essere creata a nuovo dalle masse e tra le masse. Le masse sono il fattore decisivo, sono la roccia sulla quale sarà edificata la vittoria finale della rivoluzione. Le masse sono state all’altezza della situazione, esse hanno fatto di questa “sconfitta” un anello di quelle catene di sconfitte storiche, che sono l’orgoglio e la forza del socialismo internazionale. E perciò, da questa “sconfitta” sboccerà la futura vittoria. “Ordine regna a Berlino”. Stupidi sbirri! Il vostro “ordine” è costruito sulla sabbia. La rivoluzione è già domani “di nuovo” si rizzerà in alto con fracasso e a vostro terrore si annuncerà con clangore di trombe. Io ero, io sono, io sarò”. 

Il giorno dopo, tra il 15 e il 16 gennaio 1919 i corpi speciali del ministro dell’interno tedesco, il socialdemocratico Noske, repressero nel sangue la rivolta spartachista di Berlino e assassinarono i due principali esponenti del Partito Comunista Tedesco. Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg. 

Non aggiungo altro, oltre la speranza che donne con la stessa forza e lo stesso coraggio e che certamente non mancano, possano trarne esempio nella lucidità ed insieme la passione, la capacità di analisi e le idee. 

BibliografiaOskar Negt “Rosa Luxemburg e il rinnovamento del marxismo ( in “Storia del Marxismo, volume secondo Il Marxismo nell’età della seconda internazionale. Einaudi 1979) e Massimo Cappitti “Rosa Luxemburg: rivoluzione e democrazia”. In “L’altronovecento, comunismo eretico e pensiero critico” a cura di Pier Paolo Poggio. Jaca Book 2010. 

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