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martedì 15 aprile 2014

I COLORI DI METROPOLIS

All'ombra di prudenti vorrei ma non rosso, disinvolti e predestinati traffichini saltano da corruttori a corrotti mentre tenaci e colorite (s)barbies da guardia anti-parrucconi, agitano quote rosa, verdi di bile e blu di sangue sotto il naso di vecchi professoroni guastafeste e rompicoglioni. Intanto dinamiche e sbrigative “intelligenze” digitali imperversano la rete e si affannano a massaggiare il falso pragmatismo della menzogna, accarezzando il cinismo ottuso di una spudorata oligarchia, una banda di proci ormai fuori da tutto, anche dal proprio controllo. No, non è Metropolis, quello è un dipinto di George Grosz, del 1917. 
(Olio su tavola 68 x 47.6 cm) 

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