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giovedì 12 marzo 2015

Più voyeurismo e potere per tutti

Quando da ragazzetto ebbi l'occasione di studiare quel poco di diritto che una professoressa con poca voglia di insegnare è riuscita involontariamente a trasmettermi, ricordo che mi colpì il paradigma tra usi, consuetudini e leggi dello Stato. Teorema dai contorni più antropologici che giuridici e forse proprio per questo motivo la ricordo ancora bene. Un'idea un po' banale se vogliamo ma come tutte le banalità, si rivela decisamente vera ad ogni svolta. Comportamenti, usi e consuetudini appunto che da tali si trasformano man mano in leggi dello Stato. E voyeurismo e potere non fanno ovviamente eccezione. Ecco allora finalmente il precedente che mancava. Adesso tutti i politici potranno, con animo sereno, dare ordini opachi ad altrettanto grigi funzionari di PS di ogni grado. Intanto puttanieri e "papy" incalliti, sempre in cerca di carne fresca, potranno candidamente negare la conoscenza dell'età di lolite di ogni dove: "non la sapeva nemmeno il presidente del consiglio, perchè mai dovrei saperla io?"

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