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martedì 8 luglio 2014

TUTTI CONTRO TUTTI? NO, CONTRO UNO..

I preparativi per la Settimana dell’Odio erano in pieno fervore e l’intero personale dei Ministeri prestava la sua opera volontaria al di fuori dell’orario di lavoro. Si dovevano organizzare cortei, riunioni, parate militari, conferenze, apprestare pannelli didascalici in cera, preparare spettacoli cinematografici e programmi televisivi. Si dovevano montare tribune, costruire effigi, coniare slogan, comporre canti, far circolare notizie false, contraffare fotografie. Al Reparto Finzione era stato disposto che la squadra di Julia interrompesse la produzione di romanzi per stampare in tutta fretta una serie di libelli sulle atrocità commesse dal nemico.“ [1984, George Orwell]
Stavolta il capro espiatorio, rituale ebraico (sic!) è Marino che non sarò certo io a difendere.. ma il PD romano, regista dietro le quinte dell'operazione "fuoco amico sul sindaco", ne esce ancora una volta indenne. Tra scaltri attori e figuranti paraculi in malafede e ingenui e superficiali coreuti da strapazzo.. i palazzinari ed i poteri forti del commercio e della mala, se la caveranno anche stavolta senza un graffio. Le mummie della cultura che si rivoltano contro le piramidi della politica. Scontro tra tétani ospitato sul palcoscenico de la Repubblica (che non è quella di Platone) ma in realtà è un tiro a segno ad un bersaglio immobile, una levata di scudi (anzi di frecce) che ricorda tanto la Hate Week di orwelliana memoria. La Settimana dell'Odio, nel 1984 immaginato da Orwell nel 1948, consisteva infatti in una settimana di raduni, convegni, riunioni ed altri eventi pubblici organizzati in tutta l'Oceania con lo scopo di incrementare l'odio dei prolet e dei membri del Partito contro i nemici interni. Ora, lungi da me l'idea di voler togliere dai guai l'elefante marino in oggetto, siamo proprio certi che il problema sia (tutto) lì? E' preoccupante che la disoccupazione preoccupi meno delle occupazioni, parlando del Valle, dell'Angelo Mai (citando le più in vista) ma non è che si sta cercando di strumentalizzare delle lotte autentiche e giuste e che queste ultime sottovalutino in tal senso l'abbraccio mortale di personaggi come Lavia e Placido che nelle torbide acque del limbo tra potere e cultura hanno sguazzato per decenni e che probabilmente, vi si continuano a nutrire indisturbati, crescendo a dismisura come pesci siluro nel lago di Balaton? Allora, da brave persone come Medici e soprattutto dai militanti e dagli occupanti attivi m'aspetterei, se non altro per maggiore completezza ed incisività, un attacco anche e soprattutto ai veri mandanti (il PD romano lo conosciamo da anni), più che esclusivamente e direttamente al sindaco che ha senz'altro le sue colpe che non sono poche, a cominciare dalla sua scelta di farsi candidare da chi di candido ha solo il collo della camicia. Ma chi si dice sinistra "radicale”, invece di fare i "selfie" davanti ad improbabili bar storici che di storico non hanno nemmeno una bottiglia, avessero sostenuto l'alternativa, invece che 'sta mummia, forse qualcosa sarebbe andata meglio. Ogni riferimento a SEL NON è puramente casuale.

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