Evidente che nelle (in)credibili minchiate che scrive il sindaco
finto-secchione dell'italietta in mutande c'è la zampetta del salottaio
baricco. Un po' come quell'enologo che, con la compiacenza
dell'imprenditore di turno e convinto (..e ha ragione...sic!) di fregarci, trasforma il vino in marmellata di rovere.
Io
da parte mia, non riuscendo più a sopportare il peso della resa
incondizionata alle paracule retoriche post-ideologiste vi sto - lentamente e con profonda e delusa tristezza -
felicemente abbandonando al vostro plastico destino di colonia
aviaria. Buona domenica, italia di merda. A me il sangiovese, a te lo
Shiraz.
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