L'annessione
con la forza da parte di Israele di Cisgiordania e Gaza è la
dimostrazione pratica dei due pesi e due misure utilizzati dalla
comunità internazionale occidentale le cui azioni ci vengono
raccontate dai media servili come al di sopra delle parti. Questi
territori non erano e non sono mai stati aggiudicati a Israele,
neanche nel famoso piano di spartizione presentato all’Assemblea
generale dell’ONU nel lontano 1947. Israele quindi non aveva e non ha
non alcun diritto, né naturale e nè giuridico, riguardo
Cisgiordania e Gaza. Nella guerra nel 1967, attraverso la quale sono
stati annessi i suddetti territori, è Israele che ha sparato il
primo colpo quindi va considerato l’aggressore. Inoltre, visto che
i difensori di Israele citano sempre come esempio quello del Sahara
occidentale, va ricordato intanto che la monarchia del Marocco non
solo aveva già governato quel territorio molto prima che il
colonialismo europeo lo avesse separato dal paese ma, a differenza di
quanto (non) ha fatto e (non) faccia Israele nei territori annessi di
cui sopra, il Marocco ha offerto la cittadinanza marocchina agli
abitanti di questi territori.
Vogliamo
poi parlare dell'annessione formale sempre da parte di Israele delle
Alture del Golan e delle Fattorie di Sheb’a ai danni della Siria o
della colonizzazione della Cisgiordania, con il chiaro obiettivo di
incorporarla tutta ad Israele, tanto che ad oggi un pezzo di essa è
formalmente parte del distretto di Gerusalemme. Gli israeliani
affermano spesso che i territori palestinesi sono (o erano) terra di
nessuno Stato ma sanno benissimo, come sappiamo noi che la Carta
Bianca Britannica del 1939 afferma la piena indipendenza dello Stato
Palestinese, fissandone (all'epoca) la nascita entro il 1949. La
Carta dell’ONU non permette acquisizioni di territorio con la forza
a nessuno Stato, questo è il punto. E che oggi si dica che
l'annessione della Crimea da parte della Russia sia illegale sarebbe
ridicolo se non fosse seriamente preoccupante. Sappiamo che i
palestinesi continuano a essere tenuti dagli israeliani, privi di
Stato, di cittadinanza e diritti e ovviamente nessuna delle
popolazioni locali, in una qualsiasi delle aree occupate suddette ed
in qualsiasi momento, avrebbe votato o voterebbe oggi in un
referendum, per unirsi a Israele, non con i soldati in strada ma
nemmeno se si votasse dentro gli autoblindo israeliani. Al contrario
di quanto hanno fatto in Crimea dove, a fronte del rovesciamento di
piazza di un governo
eletto regolarmente in Ucraina, ordito dagli U.S.A. dall'esterno, pagando (5mld di euro) e appoggiando para-militarmente dei nazisti, l'85% dei cittadini ha scelto, con il 95% delle
preferenze, di essere annesso alla Russia. A chi (s)parla di
occupazione militare russa in Crimea, vorrei ricordare che il
referendum è avvenuto alla presenza di osservatori internazionali
che ne hanno certificato la regolarità giuridica ma a Putin si
contesta la presenza dei soldati. Dico, ma voi cosa avreste fatto,
avreste aspettato l'occupazione di qualcun'altro? E mi chiedo infine,
come mai gli Stati Uniti non hanno imposto sanzioni a Israele per il
suo accrescimento territoriale ma di fatto lo hanno sostenuto e continuano a sostenerlo fino
in fondo, mentre oggi, costringono tutta l'Europa attraverso la
premiata ditta Merkel & Schultz ad inasprire le relazioni con la
Russia attraverso l'imposizione a partecipare alle sanzioni? Forse
l'obiettivo, oltre la “riconversione” geopolitica ed economica
dell'Ucraina, è indebolire entrambi i potenziali competitors, Russia
ed Europa.
Nessun commento:
Posta un commento