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lunedì 24 giugno 2013

GIUSTIZIA, FATTA...E LA POLITICA?

Ho sempre accuratamente evitato di parlare di B. sulla mia pagina, sul mio diario e sul mio blog. Sinceramente ho sempre evitato di parlarne anche a voce, al telefono e di persona, da diversi anni e per diverse ragioni. E vero, non lo nascondo, mi chiedo e chiedo agli elettori del pd come possano sopportare una coalizione in parlamento con i membri del pdl che si sono immolati sulla tesi della nipote del faraone e le puttanate che continuano a sparare, una squadra di governo che include ministri, sottosegretari e personalità varie che continuano a sostenere un leader come B. Ma penso anche che sì, la giustizia fa il suo corso ma politicamente B. non è stato sconfitto. Un terzo del paese che ancora vota lo vorrebbe di nuovo primo ministro e questo accade ormai da oltre venti anni di democrazia, durante i quali questa pseudo opposizione non è riuscita a costruire una alternativa al liberismo che egli ancora in parte rappresentava. Dico in parte e parlo al passato perchè ormai anche lui è considerato evidentemente obsoleto; non è un caso che il suo tramonto arrivi proprio dopo che si sono già insediate le nuove teste ai posti di comando. I veri problemi quindi non sono certamente risolti con questa "vittoria" su rigore (sacrosanto) ma se si vuole davvero cambiare questo paese, cominciamo da noi stessi, poi ricominciamo a costruire relazioni e rappresentanze credibili e soprattutto cacciamo chi, dando il benservito a B. ci ha, con quelle facce da Babbi Natali, trascinato dalla padella alla famosa brace. 

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