All'ombra di prudenti vorrei ma non rosso, disinvolti e predestinati traffichini saltano da corruttori a corrotti
mentre tenaci e colorite (s)barbies da guardia anti-parrucconi, agitano
quote rosa, verdi di bile e blu di sangue sotto il naso di vecchi
professoroni guastafeste e rompicoglioni. Intanto dinamiche e sbrigative
“intelligenze” digitali imperversano la rete e si affannano a
massaggiare il falso pragmatismo della menzogna, accarezzando il cinismo
ottuso di una spudorata oligarchia, una banda di proci ormai fuori da
tutto, anche dal proprio controllo. No, non è Metropolis, quello è un
dipinto di George Grosz, del 1917.
(Olio su tavola 68 x 47.6 cm)
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