Quando da ragazzetto ebbi l'occasione di studiare quel poco di
diritto che una professoressa con poca voglia di insegnare è riuscita
involontariamente a trasmettermi, ricordo che mi colpì il paradigma tra
usi, consuetudini e leggi dello Stato. Teorema dai contorni più
antropologici che giuridici e forse proprio per questo motivo la ricordo
ancora bene. Un'idea un po' banale se vogliamo ma come tutte le
banalità, si rivela decisamente vera ad ogni svolta. Comportamenti, usi e
consuetudini appunto che da tali si trasformano man mano in leggi dello
Stato. E voyeurismo e potere non fanno ovviamente eccezione. Ecco
allora finalmente il precedente che mancava. Adesso tutti i politici
potranno, con animo sereno, dare ordini opachi ad altrettanto grigi
funzionari di PS di ogni grado. Intanto puttanieri e "papy" incalliti,
sempre in cerca di carne fresca, potranno candidamente negare la
conoscenza dell'età di lolite di ogni dove: "non la sapeva nemmeno il
presidente del consiglio, perchè mai dovrei saperla io?"
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